giovedì 26 luglio 2012

I sostenitori dei finti partiti di sinistra sono idioti o criminali?

Molti sedicenti rivoluzionari sostengono che "solo un idiota può ancora votare PD" (ma la cosa varrebbe anche per SEL, M5S, IDV, Partito Democratico americano,  SPD, ecc.). Insultare chi ancora crede nei partiti parlamentari (specie se di centro-sinistra e ultra-sputtanati) sembra che già di per se ti faccia rivoluzionario.
Per noi materialisti, queste affermazioni lasciano il tempo che trovano. Che tutti i partiti istituzionali siano partiti borghesi (organizzazioni politiche che agiscono negli interessi della borghesia organizzando il suo Stato per lo sfruttamento delle masse operaie), è per noi scontato e non più oggetto di discussione da almeno gli anni '10 del secolo scorso; la definizione stessa di partito istituzionale, cioè di partito che mira (al di là delle finte ideologie che propaga) al suo insediamento nelle istituzioni statali borghesi, ci dice che sono partiti borghesi nemici delle masse proletarie. Il proletario che sostiene questi partiti è una persona che appoggia il suo nemico; definire un individuo del genere come un idiota parrebbe quasi automatico.

sabato 21 luglio 2012

Il babbeo economista e l'isterica religione economica

Gli economisti sono dei babbei. E non qualcuno, ma tutti, tutti indiscriminatamente; lo sono i presidi delle facoltà universitarie come i singoli studentelli matricole. Solo un babbeo può spendere la sua vita (senza rinnegarla) nello studio della superficialità dei fenomeni, prendendo dalla realtà continue mazzate, continue sbadilate di merda realista sulle loro isteriche previsioni.
Mai nessuna scienza si è rivelata tanto fallimentare come l'economia: fin dagli albori questa disciplina misto arte e scienza è venuta dietro agli avvenimenti reali, tanto di giustificarli e di eternizzarli quando già erano diventati decadenti Dunque solo gli economisti potevano sostenere il mercantilismo quando giò il capitale industriale trionfava; solo gli economisti potevano inginocchiarsi al liberismo assoluto quando esso era già morto e sepolto dal capitalismo monopolistico e statalista; solo gli economisti, oggi, possono blaterare di regole e politica per tenere a bada lo stregone capitalistico sfuggito al controllo, quando il capitale si è completamente autonomizzato e distaccatto dalla classe borghese fisica che lo controllava (capitale finanziario).
Essi sono stati e sempre saranno dei falliti, dei sacerdotuncoli reazionari che nemmeno riescono a star dietro alla loro società. Oggi li vediamo dimenarsi come polli senza testa a chiedere a squarcia gola... nemmeno loro sanno cosa. Chiedono regole, chiedono sacrifici, chiedono politica per... non lo sanno, ma bisogna far qualosa, per dio!

domenica 15 luglio 2012

Sono tutti liberi pensatori

Mi sono imbattuto in un post del blog di un tal Giuseppe Bresciani, un tizio (a quanto pare giornalista) definitosi libero pensatore. Strano eh, chi mai si definirebbe "pensatore del tutto conforme all'ambiente che mi ha generato e in cui vivo"? Un materialista, uno che di mestiere e di cervello è abituato a maneggiare cose concrete e non ha voglia e tempo di perdersi in stronzate. Roba alquanto rara.

sabato 14 luglio 2012

Link sul "Cervello sociale"

"La struttura delle comunicazioni, che già Marx prese in esame, è ormai ad un livello altissimo di integrazione mondiale: lo sviluppo dei traffici e delle reti informatiche, la conservazione dei dati in memorie sempre più diffuse nella società, l'elaborazione interattiva di questi dati, in tempo reale o differito, quindi il raggiungimento di una indifferenza spaziale e temporale nella comunicazione fra uomini, tutto ciò fa parte della maturazione di quel cervello collettivo che la società di domani saprà utilizzare al meglio per un nuovo e inimmaginabile balzo; e il risultato sarà così potente da potersi paragonare a quello raggiunto dall'umanità con il passaggio dalla raccolta in natura alla produzione cosciente di cibo e manufatti."
 http://www.quinterna.org/Rivista/00/cervellosociale.htm